CINEMA SALA RAIMONDI

NON PIU’ IN PROGRAMMAZIONE

 

Scheda Film
 
Titolo Una notte da leoni 3
Nazione USA 2013
Anno  
Genere COMMEDIA
Durata durata 100 min
Regia Un film di Todd Phillips
Sito ufficiale
Cast Con Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Ken Jeong, Heather Graham
Data di uscita  
Trama
   

Quando la follia infantilistica di Alan arriva a provocare incidenti irrimediabili, i suoi amici si dicono pronti ad accompagnarlo in una struttura che possa essergli di aiuto, su richiesta della madre e della sorella. Peccato che il viaggio in auto venga interrotto da un nuovo sequestro di Doug (bianco), ad opera del gangster Marshall e del suo scagnozzo Doug nero. Per riavere il loro amico, Phil, Stu e Alan dovranno consegnargli il solito, indemoniato, Mr. Chow, fuggito dalla prigione di Bankok e responsabile del furto dei miliardi rubati di Marshall.
Terzo ed ultimo capitolo di una serie che non avrebbe mai pensato di andare oltre il primo, Una notte da leoni 3 ritorna intelligentemente sulle tracce del capostipite, non solo perché gli imprevisti del viaggio riportano i nostri eroi in quel di Las Vegas, dove tutto era cominciato, ma perché le risate che strappano tornano a farsi sonore e inevitabili, come e quasi più di allora. E questo accade nonostante le evidenti debolezze della sceneggiatura, il suo far riferimento continuo al passato fuori scena e addirittura ricorso a riassunti verbosi ed estranianti come quello affidato a John Goodman.
Come questo possa accadere è presto detto: il film si appoggia completamente sul potere comico di Zach Galifianakis, al centro della vicenda da cima a fondo, al suo duettare prima con una giraffa, poi con una sua simile di sesso femminile, e a più riprese con Ken Jeong (per esempio nelle esilaranti lettere che i due amici di penna si scrivono da un continente all’altro), e Galifianakis regge l’onere e assolve al compito senza inciampi. Il film è talmente incentrato sul personaggio di Alan (l’unico di cui si racconta una trasformazione) che, se non esistessero i precedenti, si faticherebbe persino a dare una personalità a Phil e a Stu, per non parlare proprio di Doug, comicamente destinato a servire da eterno McGuffin.
Il regista Todd Phillips movimenta la scena ricorrendo, come mai prima, a sequenze di azione piuttosto spettacolari: da quella di apertura, ambientata in Thailandia (e che resta la migliore), a quelle su strada e infine nel vuoto, dall’alto del Caesar’s palace. Ma non sono loro la linfa vitale del film. È senza dubbio alcuno la gara di demenza tra Alan e Chow -il volto angelico e quello diabolico della stessa medaglia- a dettare il ritmo del divertimento e a meritare al film il successo assicurato in partenza.