CINEMA SALA RAIMONDI
ORARI SPETTACOLI16-17,30 |
Scheda Film | |||
Titolo | Piovono Polpette 2 – La rivincita degli avanzi | ||
Nazione | USA 2013 | ||
Anno | |||
Genere | Animazione | ||
Durata | 95 min | ||
Regia | Un film di Cody Cameron, Kris Pearn | ||
Sito ufficiale | |||
Cast | Con Bill Hader, Anna Faris, James Caan, Will Forte, Andy Samberg | ||
Data di uscita | |||
Trama |
E’ appena finita la minaccia del cibo dal cielo a Swallow Falls e Flint Lockwood viene contattato dal suo idolo Chester V., padrone di una grande società alimentare, per essere arruolato tra i suoi scienziati. Nonostante il duro lavoro Flint non riuscirà ad entrare nel circolo degli eletti di Chester ma il direttore/guru ha in serbo per lui altri piani. Abbandonata da tutti in attesa che fosse liberata dagli avanzi, Swallow Falls è diventata una giungla in cui gli alimenti sono animali, alcuni dei quali feroci, e hanno creato un loro ecosistema intorno al macchinario che li ha originati, proprio l’oggetto bramato da Chester e che Flint e i suoi amici vengono inviati a recuperare.
Nonostante i medesimi personaggi e alcune idee molto simili si può dire che la storia di Piovono Polpette 2 vada completamente da un’altra parte e usi lo stesso identico umorismo (sempre fortissimo, inventivo e mai al risparmio di audacia) per fare quello che sostanzialmente è un racconto differente nelle finalità. Concentrandosi su un personaggio solo (il protagonista), tralasciando la sua storia sentimentale e usando invece come pretesto narrativo la distruzione di un mito e la fine di un sogno, il secondo film della serie è un viaggio nel mondo delle creature selvagge che dismette definitivamente ogni parentela con i libri di Judi e Ron Barrett (già flebile nel film precedente), e somiglia più a Il mondo perduto, King Kong o il più citato Jurassic Park (Samantha è anche vestita uguale a Laura Dern). Dopo un inizio con una forte e acuta presa in giro della silicon valley, S. Francisco e i tic delle compagnie IT (su tutti quello del caffè), il secondo capitolo attenua molte delle sue peculiarietà e vive di singole gag. Innanzitutto prende di mira i potenti e non più i deboli come faceva il primo, inventa uno Steve Jobs malevolo, tutta propaganda e culto della propria personalità che abbindola Flint, invece che fare un racconto in cui l’inferno sono gli altri, in cui un outsider non fa che dimostrare più e più volte come il resto della società in cui vive è colma dei peggiori difetti immaginabili. Il ribaltamento della prospettiva va ovviamente nella direzione di una “normalizzazione”, cioè il seguito del film d’animazione Sony ha una parabola molto canonica: nonostante un interessante inizio in cui il junk food è carnivoro e pericoloso mentre il cibo sano erbivoro e socievole, alla fine tutti diventano amici in un tripudio solare che completa il cerchio della storia. Ed è un peccato perchè prima di questo film, nella chiusa di Piovono polpette, c’era un piacevole sapore amaro in bocca, nonostante una storia d’amore e di paternità a tinte felici, lo stesso il cibo era diventato un nemico ed ogni alimento graficamente era reso come una diversa minaccia. Tornado di spaghetti, polli omicidi, gelato a valanga ecc. ecc. Tutto era ribaltato e il cinema riusciva a far guardare le medesime cose di sempre, quelle più appetitose e desiderabili, con occhi differenti, portando a considerare l’alimentazione come qualcosa di più serio e pericoloso. Una saturazione visiva di immensi alimenti sempre più minacciosi per rivederne il ruolo nell’immaginario collettivo. Piovono polpette 2 invece è un cartone realmente divertente (decisamente più della media). |